Carl Gustav Jung considera la natura della psiche individuale e collettiva in mutua relazione e in rapporto di complementarietà. È legge inderogabile di ogni singolo e
compito prescritto dalla natura umana differenziare e integrare. L’Individuazione, un processo creativo che distingue e anche mette insieme sé e l’altro da sé con la finalità di costruire una soggettività responsabile capace di espressione creativa, si configura come un processo. Nella Terapia col Gioco della Sabbia – nella quale la cura si esplicita nel tempo attraverso il rendersi presente delle immagini interne in un processo prevalentemente non verbale – può con grande evidenza farsi presente, Deo concedente, tale percorso. Tre Analiste junghiane – Sonia Giorgi, Mariapaola Lanti, Filomena Rosiello – converseranno, da prospettive differenziate ma convergenti, provando a delineare il contributo di questa metodica analitica, figlia degli insegnamenti di Jung, al percorso di cura e consapevolezza di sè dei pazienti.
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