Associazione

L' Associazione per la ricerca in psicologia analitica


Storia e finalità di ARPA

L’Associazione per la Ricerca in Psicologia Analitica (ARPA), affiliata alla International Association for Analytical Psychology (I.A.A.P.), nasce ufficialmente in Torino nel 1998, con lo scopo di coltivare e diffondere lo studio della Psicologia Analitica e preparare, attraverso un adeguato iter di formazione, nuovi Analisti, ad opera di un gruppo di soci fondatori, i quali rivendicavano un giudizio indipendente sulle vicende che in quegli anni videro le altre storiche società analitiche, junghiane e non, trasformarsi in Scuole di Psicoterapia, uniformando i loro programmi di studio alle logiche ministeriali.
In particolare, essi fondarono l’identità di ARPA sui seguenti valori, incompatibili con l’essere Scuola di Psicoterapia:

  1. Nell’ambito della formazione, indipendenza e priorità nello studio e nella divulgazione dell’opera junghiana, che non deve essere limitata, qualitativamente e quantitativamente, dall’esigenza, tipica dell’approccio universitario, di fornire un panorama ampio anche sulle altre teorie psicoterapeutiche.
  2. Mantenimento di una posizione di reale parità tra tutti i soci (uguali diritti di voto, uguali doveri contributivi) che, pur tenendo conto dei differenti gradi di esperienza, per esempio tra docenti e discenti, ostacoli qualunque logica basata sul potere o sul vantaggio economico, basandosi in primo luogo sulla gratuità di ogni prestazione fornita dai soci, ciascuno secondo le sue possibilità e capacità (dall’insegnamento alle supervisioni in gruppo, dall’organizzazione dei convegni, all’attività amministrativa ordinaria, ecc.).
  3. Priorità, per chi è in formazione, della formazione sulla informazione e della maturazione personale sul sapere tecnico.
  4. Riconoscimento degli aspetti iniziatici della funzione didattica, vista non come prodotto di un automatismo curriculare ma come riconoscimento da parte dei soci, a carattere cooptativo, di particolari competenze.

Ad oggi ARPA è organizzata in quattro sedi (Cagliari, Milano, Roma, Torino), ciascuna delle quali organizza e propone attività di ricerca e di didattica, tra loro coordinate e complementari. Ai classici gradi della formazione di nuovi terapeuti (Allievo, Candidato, Analista, Analista Didatta) aggiunge anche il ruolo di Ricercatore, riservato ai cultori della materia che non si prefiggono l’obbiettivo di divenire analisti, bensì quello di partecipare agli studi e alle ricerche in corso.

Cariche Sociali

L’associazione ha rivisto nel corso del tempo il proprio statuto per adeguarlo alla mutata visione della propria identità. Lo statuto attuale prevede che le cariche sociali siano elettive e vengano rinnovate ogni due anni con il voto dell’assemblea. Inoltre sono previsti requisiti di eleggibilità e un limite massimo dei mandati biennali.
Vedi le Cariche Sociali Arpa

Statuto

Costituita in Torino nel 1998, e successivamente diffusasi nelle principali città italiane, A.R.P.A. è una Associazione di Psicologia Analitica, affiliata alla International Association for Analytical Psychology (I.A.A.P.). Le persone che ne fanno parte condividono comuni valori fondamentali, seguendo i quali si impegnano a coltivare e diffondere lo studio della Psicologia Analitica e a preparare, attraverso un adeguato iter di formazione, nuovi Analisti. A.R.P.A.  ha redatto un documento statutario il cui obiettivo è la tutela dei suoi valori.

Vedi lo Statuto Arpa

Regolamento di Formazione Professionale

ARPA ha definito un proprio Regolamento di Formazione Professionale.
L’articolo I definisce i pre-requisiti per accedere nel ruolo di allievi al percorso di formazione per psicologi analisti:

  • età non inferiore ai 28 anni;
  • laurea in medicina o psicologia. Altre lauree italiane o titoli stranieri possono essere accettati soltanto in caso di parere unanime del Comitato di Formazione Professionale;
  • abilitazione all’esercizio della psicoterapia, attestata dall’Ordine Professionale di appartenenza. Eventuali eccezioni verranno valutate dal Comitato di Formazione Professionale;
  • di aver effettuato con un socio analista di A.R.P.A., o di altra Associazione riconosciuta da I.A.A.P., un periodo di analisi personale non inferiore a tre anni e a 300 ore, la cui durata sia documentata con certificazione scritta da parte dell’Analista;
  • di aver ricevuto il parere favorevole di una Commissione formata da tre Analisti designati dal Comitato di Formazione Professionale.

La designazione di tali Analisti sarà effettuata dal Comitato col metodo del sorteggio. I membri della Commissione, dopo aver condotto i colloqui (almeno due per ciascun membro) per l’ammissione dell’Allievo, deliberano all’unanimità sull’ammissione e ne danno comunicazione con una relazione scritta e motivata al Comitato di Formazione Professionale. È data facoltà alla Commissione, qualora sussistano perplessità sull’ammissibilità dell’aspirante Allievo, di richiedere all’Analista che ha effettuato l’analisi personale un parere motivato sull’opportunità dell’ammissione stessa.

Il Comitato di Formazione Professionale delibera, a maggioranza di due terzi, sulla ammissione degli Allievi. È data la possibilità, in caso di rifiuto, di ripetere la domanda di iscrizione una sola volta e non prima di diciotto mesi.
Consulta il Regolamento di Formazione Professionale Arpa

Codice Deontologico

Ogni iscritto all’Associazione per la ricerca in Psicologia Analitica (ARPA), in qualità di socio analista, candidato o allievo, pur consapevole che la propria coscienza è la garanzia primaria della correttezza professionale, riconosce l’importanza di un codice deontologico che definisca in termini espliciti regole di comportamento professionale.
Il socio ARPA stabilisce rapporti interpersonali nel rispetto della dignità, del diritto all’autodeterminazione, della riservatezza, delle diverse opinioni e credenze, astenendosi dal cercare di imporre il proprio sistema di valori.
Ogni socio ARPA, al momento dell’iscrizione, è tenuto a prendere visione sia dello Statuto sia del Codice Deontologico, e accetta di adeguarsi alle loro norme.
Consulta il Codice Deontologico

Modalità associative

Nel corso del tempo sono stati definiti criteri trasparenti per l’ammissione di nuovi associati. L’obiettivo è una valutazione dei candidati e del loro interesse alle tematiche del corpus junghiano. Per i candidati che intendono accedere il percorso di formazione di analisti, previa necessaria abilitazione alla psicoterapia, vengono valutate l’idoneità e le motivazioni personali ad intraprendere il training.

L’obiettivo è preservare la coerenza identitaria dell’associazione stessa fondata, in primis, sulla gratuità dei contributi apportati dai singoli alle attività organizzative e formative interne.

Consulta le Modalità Associative

Sede di Torino

Segretario di Sede: Monica MANFREDI arpa.torino@gmail.com
Torino è stata la città che ha visto nascere nel 1998 il progetto associativo ARPA a partire dall’esigenza di studiare, esprimere e sperimentare la teoria junghiana in maniera più conforme agli insegnamenti di Jung.

Sede di Roma

Segretario di Sede: Mariapaola LANTI roma.arpajung@gmail.com
A Roma nel 2012 è stata istituita la seconda sede dell’associazione, per accogliere la crescente richiesta di entrare a far parte di un collettivo junghiano connotato da un carattere innovativo e individuativo e di superare i limiti territoriali.

Sede di Milano

Segretario di Sede: Filomena ROSIELLO milano.arpajung@gmail.com
La terza sede dell’associazione è stata aperta a Milano, luogo nel quale lo spirito junghiano è ben radicato ma dove mancava ciò che caratterizza l’ARPA, vale a dire la libertà di una associazione promotrice della cultura junghiana ma non istituzionalizzata.

Sede di Cagliari

Segretario di Sede: Alessandro Coni famigliaconi@tiscali.it
In ordine temporale, la sede di Cagliari è stata l’ultima a essere istituita. È nata grazie alla dedizione di alcuni analisti e didatti della sede storica torinese soprattutto per sopperire alla scarsità di luoghi di cultura e formazione junghiana nell’isola. Ha progressivamente incrementato la sua presenza sul territorio, ponendosi con punto di riferimento per quanti vogliano avvicinarsi a Jung.

Rivista L'Ombra

Rivista semestrale edita dall’Associazione per la Ricerca Junghiana e dall’Associazione per la Ricerca in Psicologia Analitica.

Sotto la sigla, piuttosto ambiziosa, di Associazione per la Ricerca Junghiana (A.R.J.), nel 1996 un gruppo di appassionati, di formazione filosofica o letteraria, guidato da Fulvio Salza, docente di Didattica dell’Estetica all’Università di Torino, fondò la rivista l’Ombra. Tracce e percorsi a partire da Jung.

Il progetto era quello di sviluppare e ampliare le tematiche dell’immaginario e del simbolico in ambito filosofico e letterario, al fine di contestualizzare le dinamiche junghiane nella cultura contemporanea.

La pubblicazione ebbe termine nel 2000, seguita però da collane quali i Quaderni dell’Ombra e I libri dell’Ombra, pubblicati a supporto della didattica dell’Estetica.

La mancanza di una lettura più clinica dei temi junghiani trattati venne affrontata, nel 2009, tramite l’associazione con A.R.P.A. (Associazione per la Ricerca in Psicologia Analitica), società analitica affiliata alla International Association for Analytical Psychology (I.A.A.P.).

Iniziò così una seconda serie, pubblicata da Moretti &Vitali, che assume un netto carattere bifronte, perché alle tematiche più teoriche, proposte ed elaborate da chi ha formazione filosofica, associa anche il contributo più specificamente clinico degli analisti appartenenti all’A.R.P.A.

Il nome della rivista riprende uno dei più seducenti (e perturbanti) archetipi junghiani; sebbene sempre impregnata di elementi squisitamente personali e biografici, l’Ombra è situata sulla soglia del mondo archetipico e del Sé: pertanto essa è pure la prima ambivalente guida nel cammino verso di essi.

L’ombra può altresì condurre alla comprensione delle manifestazioni correlate all’inconscio e all’archetipico: le manifestazioni artistiche, ma anche filosofiche e socioculturali in genere. La scelta di questo nome vorrebbe soprattutto avere, però, anche il significato di trarre dall’opera di Jung quelle potenzialità rimaste “in ombra” per offrirle alla comprensione interdisciplinare.

Vai alla pagina della rivista l’Ombra – editore Moretti & Vitali